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07
Sep

Intervista allo staff di The Crows Ita Fansub

Oggi parliamo di Fansub. E lo facciamo con una interessante intervista, raccolta tramite il nostro sito "gemello" uforobot.it, allo staff di The Crows Ita Fansub, specializzato in Super Sentai e Tokusatsu (e non solo).

Prima di lasciarvi alla lettura, invitandovi naturalmente a visionare i lavori del gruppo, ringraziamo il fondatore BlackCondor per aver raccolto per noi gli interventi dei componenti del gruppo Sharky80, Hokuto no Rao, Zio Pangu e KARASH.

Buona lettura.

UFOROBOT.IT: Come e quando nasce la passione per Sentai e Tokusatsu e quando ha deciso di iniziare l'impresa del fansub?

Sharky80: La passione almeno per me nasce verso gli inizi degli anni '90 con le trasmissioni delle serie Tokusatsu sui circuiti locali mentre l'dea del fansub nasce per puro caso grazie all'incontro con il founder del sito the crows Corrado Maiucchi.

Hokuto no Rao: Nel 1980, quando sulle TV private vidi Spectreman ed Ultraman doppiate in italiano dalla versione americana e subito dopo Zaborgar. Nei fansub ci sono entrato per caso quasi un anno fa.

Zio Pangu: Ad essere sincero, per me si è aperto un mondo. Circa un anno fà. Preciso che non conoscevo cosa fosse un "Toku" fino a quando Black Condor mi ha contattato su FB chiedendomi se mi sarebbe piaciuto tradurre. Quando mi ha fatto capire che si sarebbe trattato dei Power Ranger (per me, infatti erano solo loro quelli in "tuta" o come li chiamo io "tutine") ci sono rimasto male. E si perchè io sono un fruitore di Anime, soprattutto, e quindi mi aspettavo qualche robottone anni 70/80.
Ma poi, pian piano.......eccomi qui.

UFOROBOT.IT: Quali sono le difficoltà maggiori nel sottotitolare una serie (reperimento fonti, traduzione, adattamento)?


Sharky80: Mah, di sicuro la difficoltà maggiore è il reperimento fonti che, almeno per quanto riguarda alcune serie non è molto semplice visto che a volte o non contengono i sottotitoli, o questi non sono scritti in una lingua conosciuta dal traduttore.

Hokuto no Rao: Nessuna difficoltà ma tanto impegno. Una volta che si ha la piena consapevolezza dei propri mezzi, l’unica sfida è con sé stessi, a migliorare sempre. Io nelle mie traduzioni cerco di dare molti elementi che non sono stati tradotti nemmeno dai fansub inglesi, da cui ci riforniamo per gli script.

Zio Pangu: La difficoltà primaria è reperire le fonti. Benchè ovunque nel mondo, adesso, con le tecniche che abbiamo si riesce sempre a reperire qualche altro fansub che decide di tradurre qualche serie. I più prolifici in questo campo sono gli adorati brasiliani.
Anche se l'ostacolo maggiore è costituito dalla lingua. In Italia non ci sono, credo, fansub che annoverino traduttori che conoscano il portoghese. Quindi si cercano fonti in inglese, che bene o male masticano un pò tutti. A tal proposito, tempo fà, lanciai una sfida a BC, chiedendogli di fornirmi un testo in portoghese. Beh con un po' di intuizione, un bel dizionario e grande spirito di adattamento ce l'ho fatta. Da quel momento sono diventato il primo tra i Crows a tradurre dal portoghese. Miei sono gli adattamenti di Goranger, JAKQ, Laserion (purtroppo i primi 5 episodi). Altro fattore importante
è, per l'appunto, l'adattamento. Non basta solo saper tradurre una frase (tra l'altro molti credono di sapersi improvvisare traduttori scarabocchiando frasi sui vari traduttori online). Si deve avere una buona conoscenza dell'italiano, parlato e scritto oltre che della lingua dalla quale si stà traducendo e soprattutto uno spirito d'osservazione per ciò che riguarda le scene che si traducono. Io consiglio sempre di lavorare con il video dell'episodio sul quale si stà lavorando.

UFOROBOT.IT: State portando avanti anche alcuni anime del passato, colpevolmente inediti in Italia, come le serie Yusha Oh meno famose, Da Garn, oppure Xabungle e Galient, per citarne alcune. Come nasce questa idea?

Sharky80: nasce dal fatto che ci è parso giusto portare a conoscenza del grande pubblico serie inedite in Italia. é bene precisare che molte serie non sono state importate nel nostro paese o per un elevato costo dei diritti d'autore o per la volontà ed in alcuni casi l'impossibilità delle emittenti di proporre certe serie. Tieni conto che in italia purtroppo a partire dalla metà degli anni '80 è stata diffusa a torto l'idea che certi anime fossero violenti e diseducativi e quindi non adatti ad un pubblico di minori.

Hokuto no Rao: Non è un’idea, ma sempre la passione che spinge ad affrontare nuove sfide. Sappiamo tutti che Galient è una pietra miliare dell’animazione giapponese, mentre magari Eagle Sam non lo è. Io vorrei vedere anche Eagle Sam tradotto, ma sicuramente mi rendo conto che Galient o Rydeen hanno la precedenza.

Zio Pangu: L' idea nasce dal fatto che il nostro intento è cercare di accontentare i gusti di tutti, tenendo sempre un alto profilo nelle serie scelte e nei loro adattamenti. Quando BC mi ha chiesto di scegliere quali serie volessi cominciare a tradurre, sai qual'è stata la mia prima scelta? Un' Anime. DaGarn, per l'appunto da te citato. Essendo i Toku meno diffusi in Italia rispetto agli Anime, si è voluto dare in questo modo una maggiore visibilità al sito. Ottenendo un ottimo risultato.

UFOROBOT.IT: Se si pensa ai Sentai, almeno in occidente, vengono alla mente subito i Power Rangers. Ritengo che tra produzione giapponese ed americana ci siano grandissime differenze. Il prodotto americano sembra destinato esclusivamente ad un pubblico pre-adolescenziale, mentre quello giapponese può essere letto a vari livelli e risulta fruibile anche ad un pubblico più maturo. Cosa ne pensi?

Sharky80: questa domanda fa il paio con la mia risposta precedente. Il fenomeno super sentai non è nuovo in Italia visto che alcune serie come google V sono state acquistate e trasmesse con doppiaggio italiano nel nostro paese. Dal 1993, si è invece deciso di importare le controparti americane dei sentai (i power rangers) con perdita irrimediabile del senso dell'opera originale a vantaggio di una maggiore commerciabilità del merchandising legato alle serie. A mio modesto avviso questo stravolgimento non ha fatto bene alla diffusione del franchise perché ha diffuso al grande pubblico un opera completamene diversa.

Hokuto no Rao: Sono troppo vecchio per aver vissuto il fenomeno Power Rangers come fruitore passivo, e comunque devo dire che non ho mai gradito questi rimaneggiamenti, che detesto. Anche se ammetto che hanno fatto conoscere i Sentai in tutto il mondo occidentale. Ritengo però che il prodotto giapponese alla fin fine non abbia goduto di privilegi di alcun tipo dalla fama acquisita dai Power Rangers ed ovviamente io sono interessato solo alla versione originale. Ritengo poi i Power Rangers un prodotto razzista che offende i giapponesi, in quanto i produttori hanno voluto evitare di dare fama ad attori con gli occhi a mandorla che invece erano sicuramente superiori alla controparte yankee. Perché poi non è che nei Power Rangers recitasse Matthew McConaughey, ma nemmeno Andrew Lincoln…

Zio Pangu: Le differenze sono enormi. Nelle storie, negli adattamenti. E poi gli americani hanno questo vizio di tagliare le scene un po' più crude per non urtare la sensibilità dei bambini. Scelta opinabile, sinceramente, ma che rispetto. Quando un prodotto giapponese passa per le mani degli americani, si assiste alla più grande opera di smembramento e di svuotamento nei contenuti che sia mai possibile realizzare. Penso allo scempio fatto con la prima serie di Gatchaman, oppure con Golion/Voltron ed altre.
Non ho mai più guardato serie nipponiche adattate negli states da quando ho capito come lavorano. Piuttosto preferisco non vederle affatto. E ti dirò di più. I Power Rangers non posso prorpio sopportarli, i Super Sentai riesco a vederli. Ovviamente è questione di gusti ed è solo la mia opinione.

UFOROBOT.IT: Ultima domanda. Avete lanciato un annuncio veramente ambizioso rilasciando sulla vostra pagina FB alcuni preview di Mazmar, il primo tokusatsu made in Italy di genere super sentai. Già solo per questo meriti un monumento al coraggio. Puoi dirci qualcosa al riguardo per far salire ancora di più la curiosità dei nostri lettori?

KARASH: Mazmar e' un'idea rivoluzionaria scritta e prodotta da Andrea Spadano, un autore di fantascienza noto negli ambienti italiani come studioso di fantascienza giapponese ed ha studiato i tokusatsu per vent'anni da una prospettiva tecnico autoriale. Si tratta sostanzialmente di far filtrare l'originalita' nostrana all'interno di un mondo fino ad ora inesplorato per noi a livello creativo. E' un super sentai unico nel proprio genere, quando lo vedrete capirete subito che si e' fatto un attento studio per definire una produzione, innanzitutto alla portata sia del giovane pubblico femminile, riuscendo a coinvolgere contemporaneamente anche quello esperto adulto, ma anche si capira' che ci sono elementi messi in scena che in un tokusatsu non si erano mai visti. La trama e' avvincente e i personaggi hanno tutti molto spessore, una delle tante caratteristiche che lo rendono unico e' tra l'altro, il fatto che in questa serie i buoni praticamente non esistono, sono quasi tutti personaggi molto ambigui. La produzione prevede di base 6 episodi con una durata standard di 23 minuti circa per ognuno, nascera' come serie web e noi dei The Crows ne siamo gli sponsor che lo sottotitoleranno in modo tale che, sara' fruibile da tutti gli appassionati all'estero. Andrea ha concepito Mazmar come un prodotto per un pubblico internazionale. Tra l'altro e' una delle prime serie web italiane, realizzata con attrezzature cinematografiche e fa un uso estremo di tecniche che nelle produzioni nostrane non si usano ancora, come quelle miste tra grafica 3d e riprese dal vivo per definire molti personaggi in scena. Come gruppo di fansubber intendiamo crescere professionalmente e aiutare gli appassionati italiani di tokusatsu a poter fruire di queste fantastiche serie e poi come potevamo dire di no ad una produzione professionale che nasce come il primo tokusatsu fatto in Italia? Spero che gli amanti dei toku lo apprezzeranno e speriamo che il nostro impegno per loro dimostri il valore di questa passione che e' dedicata a questo incredibile mondo di produzioni dal quale l'Italia e' stata tagliata fuori per decenni.

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Ultimo aggiornamento Lunedì 07 Settembre 2015 08:27