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06
Oct

The Last Glow

Chi segue 2099.it da quando iniziò a muovere i primi passi nel web, sa bene che, sia pure con cadenza aperiodica, ci piace recensire film, libri e manifestazioni legate al mondo del fantastico.

Con Fabio Salvati abbiamo un legame particolare, in quanto fu il primo autore ad averci proposto di visionare e commentare, bontà sua, le sue opere.

Specializzato in cortometraggi fantascientifici nei quali la componente sociale ed economica si affianca sagacemente al filo conduttore avveniristico, portando lo spettatore ad un’attenta e profonda riflessione sull’oggi e i possibili scenari di un futuro fin troppo attuale, la nuova opera di Salvati, affiancato questa volta del regista e musicista Armando Basso, non sfugge alla regola di quello che definirei un impianto stilistico che definisce i lavori dell’autore in maniera inequivocabile.

Ci sono opere delle quali non è necessario conoscere lo sceneggiatore o il regista, perché l’impronta che lasciano all’interno dell’immagine rende lo spettatore, avvezzo o casuale, in grado di capire subito a chi va attribuita la scena che sta visionando. Con Salvati si ha la stessa, medesima, sensazione.

Descrivervi la trama di “The last glow”, che in poco più di 16 minuti, ci racconta una storia di un’attualità profonda in un ambiente che si dipana tra luoghi familiare ma allo stesso tempo profondamente alieni, sarebbe un vero delitto.

L’opera va visionata, assaporata, assorbita, se volete anche odiata per la franchezza con la quale ci racconta, tra le pieghe della fascinazione futura, quanto la nostra società odierna sia pervasa da un virus sociale molto più pericoloso di qualunque malattia pandemica.

Questo breve scritto vuole però essere anche una breve e modesta recensione e mi è d’obbligo raccontarvi almeno qualcosa.

Diciamo allora che il corto inizia con una scena per certi versi molto rassicurante con un ragazzino che gioca con un aquilone su una spiaggia seguito dallo sguardo attento ed amorevole di sua madre.

Un evento cruciale, che non vi racconto per ovvi motivi, ci porta ad un cambio di scena. Ritroviamo la madre all’interno di un modulo abitativo dall’aspetto cupo e spartano, in netto contrasto con le immagini rigogliose che traspaiono dalle ampie vetrate che percorrono le pareti, intenta in una conversazione con una svogliata e distratta operatrice di un call center.

La conversazione, che assumerà un ruolo da protagonista nel seguito del racconto, viene brevemente interrotta dall’apparizione del ragazzino visto all’inizio del film, appena svegliatosi dopo una notte di riposo.

Alla telefonata descritta precedentemente ne seguirà una seconda nella quale la donna, in un crescendo drammatico, cercherà di spiegare le sue ragioni ad un integerrimo funzionario della compagnia G.O.D., il quale, in maniera meccanica ed impersonale, non vorrà sentire ragione.

Gli ultimi minuti del corto, scanditi da un implacabile conto alla rovescia ed un crescendo sonoro di grande impatto, portano ad una conclusione drammatica e senza ritorno.

Un’opera di piena maturità che fa riflettere e lascia l’amaro in bocca ma che riserva anche qualche flebile barlume di luce, magari proprio dove meno te l’aspetti.

Uno specchio futuro che condanna, senza assumere toni da comizio fine a se stesso o facile populismo di facciata, distorsioni ed ingiustizie della società attuale, dove sempre più spesso il singolo individuo diventa preda di meccanismi macroeconomici e sociali, che lo schiacciano tra gli ingranaggi di un meccanismo troppo grande ed asettico per poter essere davvero “umano”.

Ancora un esempio del talento di Fabio Salvati, di certo arricchito e, a mio parere, reso più asciutto e diretto, dalla collaborazione a quattro mani con Armando Basso.

Se dovessi segnalare un filone, o quanto meno un genere nel quale inserire l’opera, la vedrei bene al fianco di esperimenti davvero innovativi di fantascienza cinematografica come, ad esempio, “Moon” di Duncan Jones.

Nel consigliarvi la visione dell’opera, non appena sarà disponibile, vi lascio con un breve trailer che, ne sono sicuro, stuzzicherà la vostra curiosità.

THE LAST GLOW

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Ultimo aggiornamento Lunedì 06 Ottobre 2014 14:37